La settimana dei licenziamenti di chi non voleva licenziare, del Nintendo Indie World e di Kingdom Come: Deliverance 2
Un ampio sguardo sui videogiochi indie in uscita ad Aprile 2024, da Children of the Sun a Harold Halibut
Il racconto delle 48 ore della Global Game Jam che si è tenuta a Bologna a Gennaio 2024 dal punto di vista di chi ha tentato di sviluppare un videogioco
SHIFT UP cerca di lasciare il segno su PlayStation 5, con un action con elementi soulslike a cui non basta la vistosa presenza scenica.
Un viaggio nei meandri della cultura automobilistica di fine millennio, declinato come un JRPG di guida unico al mondo sviluppato da una Squaresoft in pieno delirio di onnipotenza.
Suggestioni bantu e questioni di vita e di morte per il primo videogioco di Surgent Studios, promosso dalla collana EA Origins.
Un videogioco storico che racconta le dinamiche del giornalismo all'interno di un paese, il Messico, in cui la libertà di stampa viene costantemente presa di mira dal governo stesso. Un'operazione politica e coraggiosa molto interessante.
Un JRPG vecchio stile, infestato di tanti piacevolissimi rimandi ai primi Suikoden, che però non riesce a superare lo status di operazione nostalgia.
La settimana dei licenziamenti di chi non voleva licenziare, del Nintendo Indie World e di Kingdom Come: Deliverance 2
Doppia anteprima a tema metroidvania dedicata a Echo Weaver, sviluppato da Moonlight Kids, e a Constance, del collettivo BTF, che si contendono un posto nel mercato ipersaturo del genere con delle idee molto interessanti.
Nonostante un nome tutt'altro che accattivante, Project Tower è un interessante mix tra le dinamiche sparatutto di Returnal e le velleità enigmistiche di The Talos Principle e Portal. Non male se si pensa che è il prodotto di un team di sole sette persone.
Nel corso della GDC 2024, Takashi Tezuka e Shiro Mouri hanno raccontato lo sviluppo dell'ultimo Mario 2D, arrivato a undici anni dall'ultimo capitolo bidimensionale.
In un videogioco come Fallout le scelte del videogiocatore sono fondamentali, nella serie tv questa cosa non c’è. Ed è normale. Ed è anche giusto. Quello di Graham Wagner e Geneva Robertson-Dworet è un ottimo adattamento, conscio della grammatica televisiva quanto rispettoso del materiale originale
SHIFT UP cerca di lasciare il segno su PlayStation 5, con un action con elementi soulslike a cui non basta la vistosa presenza scenica.
Suggestioni bantu e questioni di vita e di morte per il primo videogioco di Surgent Studios, promosso dalla collana EA Origins.
SHIFT UP cerca di lasciare il segno su PlayStation 5, con un action con elementi soulslike a cui non basta la vistosa presenza scenica.
Un viaggio nei meandri della cultura automobilistica di fine millennio, declinato come un JRPG di guida unico al mondo sviluppato da una Squaresoft in pieno delirio di onnipotenza.
Suggestioni bantu e questioni di vita e di morte per il primo videogioco di Surgent Studios, promosso dalla collana EA Origins.
Un videogioco storico che racconta le dinamiche del giornalismo all'interno di un paese, il Messico, in cui la libertà di stampa viene costantemente presa di mira dal governo stesso. Un'operazione politica e coraggiosa molto interessante.
Un JRPG vecchio stile, infestato di tanti piacevolissimi rimandi ai primi Suikoden, che però non riesce a superare lo status di operazione nostalgia.
La settimana dei licenziamenti di chi non voleva licenziare, del Nintendo Indie World e di Kingdom Come: Deliverance 2
Doppia anteprima a tema metroidvania dedicata a Echo Weaver, sviluppato da Moonlight Kids, e a Constance, del collettivo BTF, che si contendono un posto nel mercato ipersaturo del genere con delle idee molto interessanti.
Nonostante un nome tutt'altro che accattivante, Project Tower è un interessante mix tra le dinamiche sparatutto di Returnal e le velleità enigmistiche di The Talos Principle e Portal. Non male se si pensa che è il prodotto di un team di sole sette persone.
Nel corso della GDC 2024, Takashi Tezuka e Shiro Mouri hanno raccontato lo sviluppo dell'ultimo Mario 2D, arrivato a undici anni dall'ultimo capitolo bidimensionale.
In un videogioco come Fallout le scelte del videogiocatore sono fondamentali, nella serie tv questa cosa non c’è. Ed è normale. Ed è anche giusto. Quello di Graham Wagner e Geneva Robertson-Dworet è un ottimo adattamento, conscio della grammatica televisiva quanto rispettoso del materiale originale
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