RADAR
I VIDEOGIOCHI INDIE PIÙ INTERESSANTI DI LUGLIO 2025
Mentre ci lasciamo giugno allo spalle, è doveroso dedicare un pensiero in più a due delle menzioni della scorsa puntata di Radar: i nuovi capitoli di Deltarune e l’avventura roguelite di Aleksandra in Lost in Random: The Eternal Die sono state due graditissime conferme della vitalità del mondo dello sviluppo indipendente alle porte di questa calda estate. Ora è tempo di guardare avanti (e magari di smaltire un po’ il backlog durante le vacanze!) per scoprire cosa ci riserverà il mese di luglio. Spoiler: delle sorprese che potenzialmente potrebbero rivelarsi dirompenti. E allora, come di consueto, bando alle ciance, e puntiamo con concretezza a quattro videogiochi indie in uscita nei prossimi trenta giorni.
Accendete il vostro radar: si parte!
Sviluppatore: Nautilus Games
Editore: Ysbryd Games
Quando e dove: 10 luglio su PC e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Una gattina nera deve ritrovare la sua mamma facendosi strada nel sottosuolo a colpi di trivella (!)
Tenevo d’occhio Everdeep Aurora da molto tempo, e quando finalmente l’ho provato nel corso dell’ultimo Steam Next Fest è stato come avviare un Game Boy incantato con un tocco di futuro. Sì, perché il team di sviluppo ha preso l’estetica 16bit della console Nintendo e la sua tipica schermata quadrata per creare un’interfaccia a dir poco particolare: al centro è mostrato il mondo di gioco; a sinistra il contenuto della borsa della protagonista; a destra una mappa che ci permette di non perderci nelle viscere del pianeta. Protagonista è Shell, una gattina nera che abita un mondo post-apocalittico in cui soltanto il sottosuolo è abitabile. Shell deve ritrovare la sua mamma, e per farlo dovrà farsi largo a suon di... Trivella. Everdeep Aurora è un’avventura tutta incentrata sull’esplorazione, sullo svolgimento di missioni per conto dei personaggi non giocanti e sulla raccolta di risorse, senza alcun combattimento. Questa assenza è una scelta coraggiosa in un mondo in cui molti prodotti ludici si piegano alle esigenze di un mercato che spesso considera necessaria la presenza di simili meccaniche per vendere. Non Everdeep Aurora, e si capisce che il team è sicuro dei propri mezzi: la pixel art è deliziosa, con uno studio accurato dei suoi cromatismi, sempre variabili a seconda degli ambienti attraversati, e l’esplorazione è molto libera, con una grande fiducia nell’intelligenza e nella curiosità del giocatore. Si inizia con un nascondino tra animaletti che permette di prendere confidenza con i comandi, per poi conoscere alcuni abitanti dell’Everdeep. Non vedo l’ora di prendere la trivella e farmi largo in questo mondo così particolare: manca pochissimo.
Sviluppatore: Open Lab Games
Editore: Firesquid e 2P Games
Quando e dove: 15 luglio su PC, PlayStation 4 e 5 e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: La mia missione per l’estate è diventare papessa! Roma, arrivo!
Circa un anno e mezzo fa, Pietro Polsinelli di Open Lab Games ci raccontava il videogioco a cui stava lavorando con il suo team mentre intorno a noi l’atmosfera era elettrica: era in corso la Global Game Jam 2024 in quel del Circolo ARCI Guernelli di Bologna. Per Polsinelli, il gioco è “arte popolare” e l’eroina del titolo a cui Open Lab Games sta lavorando è proprio una donna del popolo. Siamo nel XIV secolo, e una giovane di Assisi intraprende un viaggio per diffondere la sua regola e convertire il maggior numero di città possibili. Le premesse sono originalissime, e così il gameplay loop di Becoming Saint, tutto incentrato su combattimenti strategici in tempo reale in cui l’obiettivo è convertire i nostri avversari. Ciascuna tipologia di unità è dotata di abilità particolari (si va dai mendicanti alle suore, tutti descritti in maniera leggera e piena d’ironia) da sfruttare anche nel corso degli spostamenti da una parte d’Italia all’altra, durante i quali si potranno ottenere cibo e carisma da spendere per facilitare la conversione delle città. L’obiettivo è quello di diventare santa nel tempo più breve possibile dopo la morte, che può avvenire in tanti modi: la nostra protagonista può essere bruciata sul rogo, impiccata, decapitata, lapidata, e molto altro ancora. La mia domanda è una sola: riuscirò a diventare papessa? Becoming Saint è pensato per essere giocato più e più volte, magari scegliendo sempre nuove regole per il nostro credo: così facendo, si attireranno persone differenti e si potranno schierare diverse tipologie di unità in combattimento, con ripercussioni anche dal punto di vista economico. Ispirato alla tormentata storia dei movimenti ereticali nella penisola italiana e forte delle precedenti esperienze di Open Lab Games (già autori di Football Drama e Roller Drama), Becoming Saint è certamente uno dei videogiochi da tenere d’occhio più da vicino nel mese di luglio.
Sviluppatore: Rogue Snail
Editore: Mad Mushroom
Quando e dove: 22 luglio su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Una rivolta dal basso nel Brasile di fine Ottocento si trasforma in un roguelite frenetico e senza esclusione di colpi
Nel discorso di presentazione del vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 2010, la prima opera citata era La guerra della fine del mondo. Quell’anno, il prestigioso premio fu conferito a Mario Vargas Llosa, recentemente scomparso, e il romanzo di cui sopra parlava della guerra di Canudos, conflitto avvenuto tra il 1896 e il 1897 per il contrasto tra i millenaristi guidati da Antonio Conselheiro e le forze della Prima Repubblica brasiliana. Con circa trentamila morti, fu un vero e proprio massacro, frutto di quattro spedizioni militari governative che sterminarono gli abitanti dell’insediamento con ogni mezzo. Rogue Snail guarda al dato storico per costruire una storia dark fantasy e un’avventura, quella del guerriero Pajeú, che per gameplay sembra un incrocio tra Hades e Diablo IV. Ci troviamo ad affrontare le orde di non morti guidate dai nostri nemici in dungeon generati proceduralmente, morendo più e più volte e guadagnando potenziamenti nel corso delle partite, tentando, nel frattempo, di garantirci una meta-progressione per aumentare le probabilità di successo nella run successiva: dinamiche tipiche di un roguelite, genere certo frequentatissimo, ma che nel caso di Hell Clock sembra essere stato riletto in maniera interessante, anche da un punto di vista estetico. Il cel shading con fortissimi contrasti è funzionale a restituire la brutalità di un conflitto opprimente e senza esclusioni di colpi. L’azione è velocissima e, di base, è presente un limite di tempo per il completamento dei vari livelli, ma è possibile avvalersi di una Relaxed Mode se si vuole giocare senza pressione. Vi segnalo che la demo di Hell Clock è ancora disponibile su Steam al momento in cui scrivo: provatela se vi va di fare un giro su una giostra oscura e infernale. Non ve ne pentirete.
Sviluppatore: Morteshka
Editore: Morteshka
Quando e dove: 28 luglio su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Un folk horror che trae ispirazione dai racconti popolari slavi e si pone nel solco di Mundaun
Molte storie popolari vedono come protagonista il fuoco. Da un lato, il fuoco controllato che permette di bruciare le sterpaglie rimaste sui campi dopo il raccolto; dall’altro, il fuoco indomabile che divora boschi e case senza preavviso. La fiamma è vita e morte, promotrice del rinnovamento in vista del prossimo raccolto e foriera di disperazione quando si ribella e distrugge tutto ciò che trova. Ecco che i fiammiferi diventano una preziosa risorsa per tenere controllo l’ambiente circostante, prevenendo l’arrivo di orrori notturni che nascono nelle campagne. Succede in Mundaun, uno degli indubbi capolavori del folk horror videoludico, ambientato nelle remote montagne svizzere del cantone dei Grigioni. E i fiammiferi tornano anche in One-Eyed Likho, prodotto da un piccolissimo team di Perm’, in Russia. Il protagonista parte alla ricerca di Likho, mostro del folklore slavo, simbolo per eccellenza di malasorte. Nel corso della demo pubblicata nel corso dell’ultima edizione di Steam Next Fest – e ancora disponibile sulla piattaforma di Valve – dobbiamo utilizzare i fiammiferi per farci largo nelle tenebre e bruciare statue di legno, erba secca e altri elementi, in modo tale da proseguire nell’esplorazione e nella risoluzione di semplici enigmi ambientali. One-Eyed Likho si propone come un simulatore di camminata che ci colloca in maniera convincente nell’ambientazione, sospesa tra realtà e sogno, filtrata dalla visuale in prima persona. Tra foreste, casupole abbandonate e isolotti pieni di segreti, One-Eyed Likho è testimone della vitalità dei racconti popolari e della loro importanza nell’elaborazione delle paure ancestrali dell’essere umano.
Pubblicato il: 26/06/2025
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