RADAR

I VIDEOGIOCHI INDIE PIÙ INTERESSANTI DI DICEMBRE 2025

Il Natale si avvicina, e Radar si appresta a spegnere due candeline: grazie per l’affetto con cui l’avete accolta fin dall’inizio. È (quasi) tempo di chiudere simbolicamente l’anno con la serata dei The Game Awards – a tal proposito, spero che la trascorrerete in nostra compagnia al Notorious Cinema Centro Sarca di Sesto San Giovanni. Trovate informazioni e biglietti qui. E, visto che le vacanze natalizie sono ormai a stretto giro, vi ricordo che è il momento perfetto per sfoltire il backlog e recuperare qualche gemma indie che avevate lasciato indietro nel corso dell’anno. Come al solito, vi darò una mano nella scelta, e anche questo mese – come sempre – ci sarà molto di cui discutere. Con Radar ci rivedremo ad anno nuovo

Accendete il vostro radar: si parte!

Sviluppatore: EYES OUT, LLC. 
Editore: Blumhouse Games 
Quando e dove: 2 dicembre su PC, PlayStation 5 e Xbox Series S/X 
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Un horror psichedelico ambientato in una città preda dell’insonnia perpetua. Cosa potrà mai andare storto? 

Uno dei miei romanzi preferiti si chiama La casa del sonno ed è stato scritto dall’autore britannico Jonathan Coe. Ho da anni un rapporto complicato con i sogni e il sonno in generale, e le ossessioni dei personaggi di Coe su questi temi mi hanno colpita in maniera forte e durevole. Lo stesso potrebbe capitare con Sleep Awake, il cui publisher, peraltro, ha una storia degna di nota. Durante la Summer Game Fest dello scorso anno, Blumhouse Productions – casa di produzione cinematografica attiva da venticinque anni, che tra l’altro ha prodotto Whiplash, vincitore di tre premi Oscar – ha annunciato l’apertura di una divisione dedicata ai videogiochi, con un roster che definire interessante è dir poco; tra i progetti in cantiere c’è anche Project C, capitanato dalla mente brillante di Sam Barlow. Sleep Awake è ormai dietro l’angolo, e presto potremo scoprire cosa ha in serbo per noi questo horror distopico che immagina una città terrestre in cui tutti cercano di rimanere svegli. Il motivo è presto detto: gli abitanti scompaiono nel sonno. Ne consegue l’utilizzo di mezzi anche estremi per non cedere alla tentazione di abbandonarsi nelle braccia di Morfeo. I nomi coinvolti sono a dir poco altisonanti: gli ideatori sono Cory Davis, Game Director del mai troppo celebrato Spec Ops: The Line, e Robin Finck, chitarrista dei Nine Inch Nails. Potete scoprire se questo horror immersivo in prima persona fa per voi giocando la demo attualmente disponibile su Steam.

Sviluppatore: Friends of Safety 
Editore: Dangen Entertainment, Game Source Entertainment 
Quando e dove: 2 dicembre su PC 
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Un GDR d’azione dall’estetica rétro in cui Miami (non quella che conoscete...) è preda di un culto satanico. Imperdibile per Marco! 

La serie televisiva Stranger Things ha indubbiamente acceso un forte interesse verso le storie di coming of age con elementi horror e ambientazioni nostalgiche che rileggono gli anni Ottanta del secolo scorso in salsa soprannaturale. Kingdom of Night guarda esplicitamente in quella direzione, e lo fa attraverso il genere dei GDR d’azione isometrici. Gli eventi iniziano nel 1987, in una piccola cittadina dell’Arizona di nome Miami che non potrebbe essere più lontana dalla sua omonima sita sulle calde spiagge della Florida. John e i suoi amici si ritrovano a lottare contro le forze demoniache che hanno invaso la zona e minacciano di prendere il controllo della Terra intera. Il sistema di sviluppo del personaggio giocante è articolato in classi: Barbaro, Cavaliere, Ladro, Necromante e Stregone, con alberi delle abilità strutturati per rendere interessante e gratificante lo sviluppo. Interessante la modalità cooperativa (esclusivamente locale) che rende possibile affrontare l’avventura insieme a un amico. I combattimenti avvengono in tempo reale – contrariamente a quanto avviene in molti classici del genere – e l’estetica grezza e rétro aggiunge charme a un’avventura che, lo ribadisco, sembra pensata apposta per gli appassionati di Stranger Things, a testimonianza di come i media riescano a intrecciarsi e influenzarsi a vicenda, ciascuno utilizzando i propri rispettivi linguaggi. Vi segnalo che qui potete provare la demo di Kingdom of Night su Steam.

Sviluppatore: The Outer Zone 
Editore: 11 bit studios 
Quando e dove: 9 dicembre su PC, su console nel 2026 
Perché dovresti tenerlo d’occhio: La storia di una madre che vuole riportare il figlio indietro dal mondo dei morti raccontata attraverso l’occhio di un deck builder soulslike 

Le carte – tra gli oggetti totemici del gioco analogico, insieme ai dadi – stanno vivendo da qualche anno un momento davvero speciale nel mondo dei videogiochi. Penso a un certo Balatro, stella della galassia indipendente che ormai ha superato i sette milioni di copie vendute, ma anche a Slay the Spire, riuscitissima fusione tra deck builder e roguelike. Nel caso di Death Howl, il genere dei deck builder abbraccia quello dei soulslike in una fusione che, dopo la pubblicazione della demo, ha abbondantemente fatto parlare di sé tra chi segue l’universo dei videogiochi indie. Ro è una cacciatrice distrutta dal dolore per la morte del suo amatissimo figlio, e prende la decisione di affrontare le insidie del regno degli spiriti per portare indietro la sua anima. Basato sul folklore scandinavo, Death Howl è forte di una pixel art unica e piena di carattere, oltre che di combattimenti coinvolgenti basati su carte. Il mazzo viene costruito da Ro raccogliendo e combinando gli ingredienti che si trovano in ciascuna regione del mondo degli spiriti. I combattimenti sono a turni e fin da subito restituiscono la necessità di adottare un pensiero profondamente strategico, senza però respingere chi non è esperto del genere. La visuale è isometrica, e quando si entra in battaglia il campo viene suddiviso in una griglia che fa comprendere che ogni minimo movimento conta, e può fare la differenza tra la vita e la morte. Le carte saranno più di 150, e Ro si muoverà in tredici biomi diversi. Gli sviluppatori promettono oltre venti ore di gioco. Dopo aver spolpato la demo, la curiosità verso il viaggio di Ro è davvero alle stelle.

Sviluppatore: D-CELL GAMES 
Editore: Playstack 
Quando e dove: 9 dicembre su PC, PlayStation 5 e Xbox Series S/X 
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Nel mondo di UNBEATABLE, la musica è illegale – e noi siamo dei gran criminali! 

Detta onestamente, non riesco mai a dire di no a un bel rhythm game, e UNBEATABLE sembra promettere proprio benissimo. Per crederci, provate anche voi la demo su Steam. Con il suo riconoscibilissimo stile anime, UNBEATABLE racconterà la storia di Beat e della sua band di latitanti. Il loro reato? La musica. Rimbalzando tra una barricata e l’altra della polizia, e Beat e soci esplorano il mondo intorno a loro e ingaggiano sessioni musicali basate sulla pressione di due soli tasti: su e giù. Una semplicità disarmante, ma basta alzare il livello di difficoltà per prendere delle sonore batoste, specialmente nella modalità arcade. La storia si lascia apprezzare soprattutto per i personaggi sopra le righe: indimenticabile la presentazione di Poco e Apoco. Dall’hip hop al rock, passando per sonorità ska – e tutte le canzoni sono originali – UNBEATABLE è una celebrazione del potere della musica che mantiene un occhio di riguardo per la narrazione – e i combattimenti ritmici contro orde di poliziotti che vogliono silenziare la musica di beat sono a dir poco irresistibili. Insomma, ho grandi aspettative per ogni aspetto dell’opera di D-CELL GAMES, inclusa l’ironia (“se ci pensi, i quick time event sono praticamente dei giochi a ritmo senza musica”, recita la deliziosa descrizione di UNBEATABLE su Steam). Non sono stupita del coinvolgimento di Playstack, un publisher che da tempo dimostra ottimo occhio: nel suo roster si annovera un certo Balatro, e sono presenti anche The Case of the Golden Idol e The Rise of the Golden Idol.

Pubblicato il: 25/11/2025

Abbonati al Patreon di FinalRound

Il tuo supporto serve per fare in modo che il sito resti senza pubblicità e garantisca un compenso etico ai collaboratori

1 commento

Jonathan Coe citato, volo 🤍

info@finalround.it

Privacy Policy
Cookie Policy

FinalRound.it © 2022
RoundTwo S.r.l. Partita Iva: 03905980128