RADAR
I VIDEOGIOCHI INDIE PIÙ INTERESSANTI DI SETTEMBRE 2025
Questa puntata di Radar viene scritta in un momento davvero speciale: siamo appena tornati dalla gamescom, che è stata ricchissima non soltanto per quanto riguarda trailer, presentazioni a porte chiuse e hands-on su produzioni doppia e tripla A, ma anche dal punto di vista delle produzioni indipendenti. In particolare, la hall 10.2 della Koelnmesse ospitava oltre duecento titoli indie da provare (sì, avete letto bene!), tutti presentati dagli sviluppatori in persona, o da membri del team del publisher di riferimento. Vi racconterò tutto per bene nei prossimi giorni. Intanto, posso dirvi che questo ricchissimo showfloor è stato utilissimo per definire la puntata di Radar di questo mese, visto che ho potuto mettere le mani sulle demo di diversi tra i titoli che trovate analizzati di seguito. Una piccola nota: ho deciso di lasciare fuori da Radar Hollow Knight: Silksong in quanto già conosciutissimo – come sapete, preferisco lasciare spazio a produzioni indie meno note. Sappiate che sono una tra i milioni di videogiocatori che lo attendono spasmodicamente in tutto il mondo!
Accendete il vostro radar: si parte!
Sviluppatore: Necrosoft Games
Editore: Ysbrid Games
Quando e dove: 19 settembre su PC, PlayStation 4 e 5, Xbox One e Series X/S e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Demonschool è un caso per ora unico: a causa di un rinvio avvenuto lo scorso settembre, è la seconda volta che viene ospitato in questa rubrica. Ora ci siamo per davvero!
“Demoschool è un progetto ambizioso che guarda alla serie Persona e implementa numerose meccaniche”, spiega Robert Cocks, Production Lead di Ysbrid Games, durante la mia prova di Demonschool su Nintendo Switch nel corso di gamescom. “L’avventura si svolge nell’arco di undici settimane ed è ambientata in un’università in cui si insegna agli studenti a cacciare demoni”. Gli eventi mostrati nella demo che ho giocato hanno luogo nella seconda settimana, e risulta evidente fin da subito che Necrosoft Games ha profuso una fortissima cura non soltanto dal punto di vista estetico – la pixel art è ricchissima di dettagli, con un’attenzione spasmodica alle combinazioni di colore – ma anche nella varietà di ambientazioni e situazioni. Dal menu che permette di navigare negli ambienti in cui è ripartita la mappa di gioco, scelgo di recarmi al porto e di dare un’occhiata ai pesci locali. “Una delle persone che hanno lavorato al gioco si è dedicata esclusivamente al design dei pesci”, racconta Cocks. Con le loro orrende deformazioni á la Dredge, dimostrano l’attenzione considerevole che è stata riposta anche in aspetti per così dire secondari dell’esperienza. I combattimenti, invece, si svolgono a turni e sfruttano una prospettiva isometrica e una ripartizione del terreno di scontro in griglie che ricordano, da un punto di vista visivo, i classici del genere, primo fra tutti Final Fantasy Tactics. Come è lecito aspettarsi, dato l’esplicito richiamo alla serie Persona, sarà possibile avviare romance con i vari personaggi (“Uno alla volta!”, precisa divertito Cocks). Manca pochissimo per avviare la nostra caccia alle orde demoniache che assediano questa università decisamente fuori dagli schemi.
Sviluppatore: Trioskaz
Editore: CRITICAL REFLEX
Quando e dove: 15 settembre su PC e in data da definirsi anche su console PlayStation e Xbox
Perché dovresti tenerlo d’occhio: CRITICAL REFLEX sta vivendo un momento d’oro dopo aver pubblicato il clamoroso Mouthwashing. No, I’m not a Human sarà un nuovo centro perfetto?
Il publisher CRITICAL REFLEX è stato presente in maniera importante sullo showfloor di gamescom, e ha scelto di schierare in campo prodotti a differenti stadi del loro ciclo produttivo. La demo di No, I’m not a Human ha colpito molti partecipanti all’iniziativa, me compresa. Ci troviamo all’interno di una casa, e il gameplay loop prevede un’alternanza tra notte e giorno: di notte diamo un’occhiata attraverso lo spioncino della porta per vedere chi bussa e parlare con loro, decidendo se farli entrare o meno; di giorno, si esplorano gli ambienti dell’appartamento e si parla con gli ospiti per determinare se sono umani oppure no. Il team di Trioskaz prosegue nel suo filone di produzioni horror, e lo fa con un publisher che ama proporre prodotti dal game design decisamente peculiare al suo pubblico, da Arctic Eggs a Buckshot Roulette. No, I’m not a Human colpisce per l’estetica sporca e ruvida, proprio come aveva fatto l’eccellente Mouthwashing, il gioiello più importante nell’assortimento di titoli proposto da CRITICAL REFLEX. La scrittura, orientata a proporre situazioni ambigue e disturbanti, fa il resto per immergerci nella Fine dei Tempi e nelle storie di ciascuno dei personaggi – sia gli umani, sia i Visitatori, da evitare a tutti i costi in quanto sono fortemente intenzionati a farci fuori. A meno che siamo noi a eliminarli per primi. Crudele, diretto e senza pietà, No, I’m not a Human è un titolo che gli appassionati di horror devono assolutamente tenere d’occhio nel mese di settembre.
Sviluppatore: Bad Viking
Editore: Iceberg Interactive
Quando e dove: 17 settembre su PC e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Strange Horticulture è stato un successo clamoroso per i due fratelli Rob e John Donkin, e Strange Antiquities prosegue sulla stessa strada
“Bad Viking è formata da noi due. Siamo fratelli!”, mi raccontano Rob e John Donkin nel corso di gamescom. “Stavolta abbiamo deciso di avvalerci anche di un compositore. E poi ci sono i traduttori, il personale del publisher Iceberg Interactive... Ci sono tante persone che hanno lasciato un segno sul nostro gioco”. Il primo titolo sviluppato dai fratelli Donkin, Strange Horticulture (uscito nel 2022), era riuscito a ricavarsi una ricchissima nicchia di mercato, come dimostrano le oltre dodicimila valutazioni su Steam, con una ricezione molto positiva sia da parte del pubblico, sia da parte della stampa. Ambientato a Undermere – un borgo di fantasia dalle atmosfere dark fantasy – mette il giocatore nei panni di un negoziante proprietario di un’erboristeria; l’obiettivo è quello di risolvere i puzzle rappresentati dalle richieste di ciascun cliente, identificando la pianta o il fungo corretto per soddisfare le esigenze che di volta in volta vengono presentate dall’altra parte del bancone. “Strange Antiquities è un sequel che però è dotato di una sua autonomia”, spiegano i fratelli Donkin. “È ambientato nello stesso universo e sarà certamente molto familiare per chi ha già giocato Strange Horticulture. Allo stesso tempo, non è necessario conoscere il nostro gioco precedente per poter apprezzare Strange Antiquities”. Stavolta il focus non sarà sull’ambito erboristico, ma su artefatti dotati di poteri magici. “E abbiamo voluto approfondire la struttura del negozio, il che porta ad alcune novità dal punto di vista del gameplay loop”, precisano. Il riscontro del pubblico sembra già positivo, viste le file che si formavano davanti alla postazione di prova della demo di Strange Antiquities in quel di Colonia. Staremo a vedere se i fratelli Donkin riusciranno a fare centro ancora una volta.
Sviluppatore: moi rai games
Editore: offbrand games
Quando e dove: 23 settembre in accesso anticipato su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Se siete amanti dei monster collector, Aethermancer sarà imperdibile nel vostro settembre videoludico!
Spesso capita che piccoli studi indipendenti nascano dall’iniziativa di veterani dell’industria che desiderano dare una vera e propria svolta alla loro carriera. È il caso, tra gli altri, di Denis Sinner, che dopo aver lavorato a franchise celebri (Might and Magic, Tropico) ha deciso di fondare ad Amburgo moi rai games. Lo studio si sta avvicinando a grandi passi al lancio in accesso anticipato del suo progetto più ambizioso finora: Aethermancer, punto d’incontro tra i generi roguelite e monster collector. In base alla demo che Andrea e io abbiamo potuto provare nel corso di gamescom, si tratta di un titolo da tenere assolutamente d’occhio. Protagonista è un Aethermancer, una sorta di mago capace di governare il ciclo di vita e morte dei mostri di Terastae. Nel corso dei combattimenti a turni tra le bestie tra noi evocate e quelle che ci assaliranno nel corso dell’esplorazione dello splendido mondo di gioco – interamente tratteggiato in pixel art – potremo stremare gli avversari e catturarne l’anima per poterli poi guidare in combattimento. Una delle particolarità è che la morte dei mostri segna la loro fine definitiva, ma è possibile far rinascere la loro anima, con mutazioni che potrebbero renderli più forti rispetto alle loro iterazioni precedenti. Il protagonista può sbloccare varie classi e assumere diversi ruoli in combattimento. Menzione d’onore per il design dei mostri e per gli splendidi ritratti dei personaggi. Durante questa gamescom, la scena indie tedesca si è confermata come una delle più vivaci d’Europa: Aethermancer sembra esserne un ottimo esponente.
Pubblicato il: 27/08/2025
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