Quattro cartoline dal
LUDONARRACON
2025
Ludo- per indicare il gioco, ludonarrative- per connettere gli elementi ludici a quelli narrativi, fino ad arrivare a creare il nome LudoNarraCon, quello di uno degli eventi che attendo di più nel corso dell’anno videoludico. Accessibile a livello globale grazie alla sua natura online e da sempre attento a includere produzioni provenienti da numerose parte del mondo, LudoNarraCon celebra i videogiochi dalla portata fortemente narrativa ed è ospitato su Steam dal 2019. Ora il festival torna dal 1° al 5 maggio, ed è un appuntamento che vi consiglio caldamente di non perdere: per aiutarvi a orientarvi nel ricco parterre di produzioni partecipanti, vi indico quattro delle demo che ho preferito.
La particolarità di LudoNarraCon sta nel suo guardare contemporaneamente avanti e indietro nel tempo. A essere ospitati non sono soltanto giochi di prossima uscita, ma anche opere già disponibili sul mercato. Molte tra queste le abbiamo recensite qui su FinalRound: è il caso di 1000xRESIST, Judero, Afterlove EP, Citizen Sleeper 2: Starward Vector, Expelled!. Se vi va, potete dare un’occhiata alle recensioni per capire se questi giochi fanno per voi. Ora è tempo di guardare al futuro: cominciamo!
BUILDING RELATIONSHIPS
Sviluppatore: Tan Ant Games
Editore: Tan Ant Games
Quando e dove: 2025 su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: “Un po’ come A Short Hike, ma stupido”: queste le parole con cui Tanat Boozayangool ha presentato il suo gioco durante il Day of the Devs – Summer Game Fest Edition 2024!
Quando ho visto il suo trailer di annuncio in diretta non credevo ai miei occhi. Quando ho giocato la demo ancora non credevo ai miei occhi. Tanat Boozayaangool, sviluppatore di Building Relationships, è uno che assegna i titoli alla lettera: il suo gioco è un simulatore di appuntamenti tra ville, mulini a vento, tende (finora i miei gusti mi portano a propendere per la tenda. Adoro i tipi ironici). “Ora vi mostrerò quello che sarà probabilmente il gioco più stupido che vedrete oggi”, aveva annunciato Boozayaangool. A posteriori, possiamo affermare che aveva ragione. Building Relationships è una specie di A Short Hike che ha preso una fortissima botta in testa ed è diventato completamente pazzo. Ci caliamo nei panni di una casa che saltella in giro per un’isola alla ricerca di altri edifici con cui avere scappatelle o vere e proprie avventure romantiche. Preciso che nella demo, dopo un po’ di esplorazione e magari qualche sessione di pesca di automobili subacquee (!), si può vivere soltanto il primo appuntamento: un picnic con una villetta, una tenda e un mulino a vento. In questa fase si svolge un breve puzzle per costruire un tavolo con istruzioni stile IKEA a prova di disastro. A quanto ho capito, il tavolo serve come nutrimento per i partecipanti al picnic, ma è tutto così pazzo che non sono sicura che aver compreso fino in fondo, anche perché la demo si conclude subito dopo questa fase. In seguito, si può continuare a esplorare l’isola, piena di forzieri nascosti dispettosi che regalano premi in caso di loro ritrovamento. Grazie a uno di loro, ho girato tutto il tempo con un cappello da cowboy in test... ah no, sul tetto. Insomma, cosa aspettate a giocare la demo di Building Relationships?
TINY BOOKSHOP
Sviluppatore: neoludic games
Editore: Skystone Games
Quando e dove: 2025 su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Il posto di lavoro è di quelli eccezionali: un negozio itinerante di libri di seconda mano in riva al mare!
Passiamo al genere dei videogiochi gestionali simulativi a forte trazione narrativa. Le premesse di partenza di Tiny Bookshop sono molto consuete nel mondo dei cosiddetti cozy games: fuggiamo dal tran-tran frenetico della vita contemporanea per andare in una ridente cittadina in riva al mare a vendere libri di seconda mano in un negozietto itinerante. Niente di frenetico come Stardew Valley, sia chiaro, anche se trovo comunque un po’ paradossale che tanti videogiochi considerati “rilassanti” si considerino su una delle attività più stressanti e problematiche al mondo: il lavoro. Tiny Bookshop mira a raccontare una storia in cui la gestione di una libreria ambulante è una forza positiva per noi, in quanto gestori, e anche per gli abitanti della cittadina, attorno ai quali ruoteranno tante missioni che ci porteranno in ogni angolo Bookstonbury. È necessario gestire le nostre finanze (da utilizzare per acquistare libri usati, oggetti capaci di aumentare il richiamo del nostro negozio, e per spostarci nelle varie piazze di vendita) e anche il nostro tempo, scegliendo dove recarci ogni giorno, anche a seconda di eventi speciali e richieste da parte degli abitanti della città. Il passo del gioco è molto moderato, almeno per la durata della demo, e Tiny Bookshop mi sembra perfetto da giocare mentre si guarda una serie TV in un momento di relax. Molto interessanti sono le fasi in cui ci viene richiesto di dare una mano a un potenziale acquirente indeciso: ho sempre trovato magica l’abilità che hanno i librai di fornire un buon consiglio a seconda delle preferenze del lettore. Viva le librerie.
THE BERLIN APARTMENT
Sviluppatore: btf
Editori: btf e ByteRockers’ Games
Quando e dove: TBA su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Il passato turbolento di Berlino visto attraverso gli occhi degli inquilini di una casa nel corso dei decenni
Sulle prime, ho pensato che il protagonista di The Berlin Apartment fosse totalmente matto. Il punto è che potrebbe esserlo, certo, ma in realtà ho commesso un errore: protagonista del gioco non è il ragazzo che discute animatamente di socialismo con il pesce rosso e che dalla finestra riceve un aeroplanino di carta proveniente dall’altra parte del muro di Berlino. Protagonista è la casa in cui è ambientata l’avventura. Oltre a quello citato, la demo esplora altri due momenti storici: il 1933 e il 2020. Durante l’epoca nazista, fuori dalla finestra vediamo le svastiche del regime, mentre la casa è piena degli oggetti e dei ricordi di un anziano che, un tempo, era proprietario di un cinema. Tramite tocchi narrativi elegantissimi, scopriamo brandelli del suo percorso di vita, e capiamo che sta preparando la sua fuga dalla città per recarsi in Francia, al riparo dalle feroci leggi razziali e dalla discriminazione degli ebrei che ha portato al rogo del suo cinema, narrato in un flashback che prende spunto dal linguaggio visivo del cinema muto. The Berlin Apartment mi ha colpita per il suo focus su uno degli spazi più importanti delle nostre vite: la casa. Tante case ospitano storie che non conosciamo, frutto delle esistenze delle persone che hanno abitato lì prima di noi. Spesso sono sorprendenti: materia da romanzo. The Berlin Apartment fa leva su questa potentissima suggestione prendendo come spunto gli oggetti ritrovati da un operaio che sta ristrutturando un vecchio appartamento berlinese. Non vedo l’ora che arrivi il momento dell’uscita del gioco completo.
inKONBINI
Sviluppatore: Nagai Industries
Editore: Nagai Industries
Quando e dove: 2026 su PC, PlayStation 5, Xbox Series X/S e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Darei qualsiasi cosa per avere un konbini sotto casa: mi accontenterò di giocare a inKONBINI!
Contravvengo al mio imperativo categorico di offrire varietà nei generi che tratto in articoli come questi e nella rubrica mensile Radar per una questione di cuore. Come Tiny Bookshop, anche inKONBINI: One Store. Many Stories è un videogioco gestionale, ma non potevo non parlarne per due buone ragioni: la prima è che ho sempre trovato affascinante, per ragioni personali, l’ambiente del negozio come luogo di interazione sociale, e la seconda è che del Giappone mi manca soprattutto la musichetta che si attiva all’ingresso dei konbini FamilyMart. Se non conoscete la parola konbini, eccovi serviti: si tratta di negozi aperti ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette, in cui è possibile acquistare ogni sorta di diavoleria. Hai bisogno di un caricatore per il cellulare? Vai nel konbini più vicino. Vuoi un dolcetto assurdo? Prego, c’è il konbini. Vuoi pranzare? Il gentilissimo cassiere del konbini scalderà sul momento il piatto che hai scelto. inKONBINI: One Store. Many Stories ci fa giocare nei panni di Makoto, giovane responsabile del turno notturno nel konbini di proprietà di sua zia. L’estate sta finendo, e nell’ultima settimana di lavoro prima di tornare alla vita universitaria, Makoto dovrà gestire il negozio, sistemare e rifornire gli scaffali, consigliare i clienti e, soprattutto, ascoltare le loro storie. Come sopra, trovo che il focus di tanti cozy games sul lavoro sia una materia degna di riflessione – a mio parere, la causa sta nel piacere di vedere riconosciuto il proprio impegno in sistemi ludici che “premiano” un buon lavoro. Nella vita reale, spesso questo non succede – ma di certo continuerò a tenere d’occhio inKONBINI, perché mi ha permesso di viaggiare in uno degli spazi che ho preferito quando sono stata in Giappone.
Pubblicato il: 03/05/2025
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