RADAR

I VIDEOGIOCHI INDIE PIÙ INTERESSANTI DI MARZO 2025

Il mondo dello sviluppo videoludico indie non sa stare fermo neanche per un momento. E meno male! Con il mese di marzo, inizieremo a entrare nel vivo del 2025 e lo faremo in grande stile: è per questo che questa puntata di Radar sarà più pienotta del solito. E per la prima volta, darò spazio a un DLC. Credetemi, è per un titolo davvero speciale. Senza ulteriori indugi, vi accompagnerò tra aule di tribunale, ecosistemi naturali crudeli e navicelle spaziali, e non solo. 

Accendete il vostro radar: si parte!

Sviluppatori: Chris Nordgren e Jordi Roca
Editore: Foreign Gnomes
Quando e dove: il 4 marzo su PC e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Il primo Everhood era forte di una colonna sonora incredibile e di battaglie musicali intensissime. Riuscirà il secondo capitolo a tenergli testa? Ma soprattutto, torneranno i funghi pazzerelli?  

“Un racconto ineffabile sugli inesprimibili, divini momenti della Verità”. Era questo il sottotitolo che compariva dinanzi agli occhi del giocatore avviando Everhood, che il 4 marzo 2021 – esattamente quattro anni prima della data in cui sarà pubblicato il suo seguito – ci aveva messo nei panni di una bambola di legno vestita da Cappuccetto Rosso, persa in un bosco e derubata di un braccio da uno gnomo blu. La prima sfida musicale di Everhood è di quelle indimenticabili: una rana armata di chitarra vuole verificare che siamo in grado di superare le battaglie che ci si profileranno innanzi. Quella che segue è un’avventura sorprendente, piena di colpi di scena e di personaggi bizzarri, con una colonna sonora che viaggia tra il chiptune e il rock, non disdegnando potenti influenze folk. Anche in Everhood 2 la musica sarà parte integrante dell’esperienza di gioco, andando ad animare scontri surreali. Sembra che la durata del gioco sarà decisamente superiore a quella di Everhood, andandosi ad attestare intorno alle 10-12 ore, e vi sarà un maggiore focus su estetiche e musiche psichedeliche, almeno in base a quanto visto nei vari trailer e nella demo disponibile su Steam. Everhood è e resta uno dei miei videogiochi musicali preferiti, e spero davvero che questo seguito riesca a proseguire in maniera brillante sulla strada tracciata quattro anni fa da Nordgren e Roca, in quello che mi è sempre piaciuto definire come un “Undertale a trazione musicale”

Sviluppatore: Hack the Publisher
Editore: Serenity Forge
Quando e dove: l’11 marzo su PC, PlayStation 5, Xbox Series S/X e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Voi ci avete capito qualcosa dai trailer? Io no. E va benissimo così 

Un monolocale abbandonato da anni in cui si accende all’improvviso lo schermo di un vecchio computer. Un cumulo di appartamenti ammonticchiati l’uno sull’altro, collegati da fili sospesi in un’aria di colore rosa. E poi una magrissima figura umana, quasi scheletrica, disegnata su un muro; un orologio le cui lancette scorrono veloci e che si tramuta in un volto umano disperato, poi liquefatto; una porta spalancata su un vuoto nero ricolmo di occhi che scrutano l’osservatore. Sono soltanto alcune delle immagini contenute in uno dei pochissimi trailer di Centum, senz’altro uno dei videogiochi più enigmatici con cui sono venuta a contatto negli ultimi anni. Presentato come un videogioco a lungo perduto e mai pubblicato, Centum mischierà dark fantasy e horror nel contesto di un gameplay focalizzato sulla risoluzione di enigmi e su scelte di dialogo che avranno un impatto sul gioco e sulla narrazione. Non c’è un vero e proprio protagonista: i giocatori andranno a plasmare il comportamento di una intelligenza artificiale tramite le loro scelte, guidandone e definendone le esperienze. Certo è che quanto visto finora di Centum è disturbante, affascinante, e profondamente inquietante. Non vedo l’ora di potervelo raccontare. Nell’attesa, potete provare la demo di Centum disponibile nel corso di Steam Next Fest, a partire da lunedì 24 febbraio e fino a lunedì 3 marzo.

Sviluppatore: Paintbucket Games
Editore: Paintbucket Games
Quando e dove: il 25 marzo su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Un investigativo che ripercorre la storia vera del team di giuristi che portò alla sbarra tanti criminali nazisti negli anni Cinquanta del Novecento 

Nel corso del festival del videogioco indipendente Indie Cup Europe ’24, noi giurati abbiamo con decisione portato alla vittoria nella categoria Gameplay Excellence un videogioco prodotto da uno studio tedesco, facente parte di un più ampio collettivo di studi di sviluppo indie che condividono risorse e conoscenze per costruire un’industria priva di crunch e di pratiche lavorative abusanti. I fondatori di Paintbucket Games hanno portato con sé l’expertise frutto di anni di lavoro su videogiochi tripla A, ma hanno deciso di abbandonare le storture proprie di parte di quel settore per dipingere un quadro diverso. Ultimo frutto del loro impegno è un videogioco investigativo che ci calerà nei panni di una giovane giurista facente parte del team di Fritz Bauer, pubblico ministero e figura storica realmente esistita, che con un lavoro ostinato portò alla giustizia numerosi criminali nazisti fino ad allora rimasti impuniti. “Nulla appartiene al passato: tutto è ancora presente e può diventare futuro”, diceva Bauer, che negli anni Cinquanta del Novecento formò una squadra di brillanti giuristi per poter scavare nel passato di uomini che avevano tentato di reinserirsi nella società tedesca, senza però pagare per i loro crimini durante il periodo nazista. Nei panni di Esther Katz, dovremo interrogare i sospettati, leggere documenti e raccogliere indizi da utilizzare nel contesto processuale, in una ricostruzione realistica del funzionamento dell’attività di un pubblico ministero, ossia del responsabile della pubblica accusa nel corso di un processo. La demo che avevo provato lo scorso anno nel corso di Indie Cup Europe era impeccabile a livello tecnico, e seguiva la fase di indagine nel primo caso affidato a Esther Katz. Vedremo se la versione finale di The Darkest Files riuscirà a tenere testa alle alte aspettative che circondano questo titolo nell’ambiente di noi appassionati di videogiochi indie.

Sviluppatori: Videocult e Akupara Games
Editore: Akupara Games
Quando e dove: il 28 marzo su PC, PlayStation 4 e 5, Xbox One e Series S/X e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Qualcuno salvi il lumagatto Ryan. Finalmente l’ho detto! 

Capisco che la definizione di “uno dei videogiochi più importanti di sempre” può sembrare azzardata, ma lo è soltanto se non si conosce Rain World. Il 28 marzo 2017 – come nel caso di Everhood, gli sviluppatori di Rain World tengono parecchio alle date: The Watcher uscirà esattamente otto anni dopo – un modesto lumagatto, capace giusto di saltare, strisciare, mangiare e nuotare piuttosto maldestramente, ha alzato di chilometri l’asticella della costruzione di mondi virtuali e, in particolare, di ecosistemi convincenti negli spazi videoludici. Nel crudele Rain World non siamo un coraggioso cacciatore o un animale possente, ma un esserino indifeso posizionato negli strati più bassi di una ricca catena alimentare, inseguito dalle (strameledette!) lucertole e da creature così bizzarre che sarebbe un peccato svelarvele. Separato dalla sua famiglia durante una tremenda alluvione, il lumagatto dovrà attraversare numerosi ambienti bidimensionali in grafica 16bit tentando di compiere un’impresa solo apparentemente semplice: quella di sopravvivere. Vi segnalo il video della sessione della GDC 2016 in cui gli animatori Joar Jakobsoon e James Therrien spiegano i processi legati all’animazione delle creature di Rain World, tutta gestita dal motore di gioco in tempo reale. Il contenuto aggiuntivo The Watcher promette nuove aree esplorabili che saranno diverse dalle precedenti, con nuove creature che ridefiniranno i rapporti tra prede e predatori nel mondo della pioggia. Quella di Rain World è un’esperienza complicata e certamente non per tutti: essere mangiati è l’evento più comune in assoluto nel gioco. L’opera di Videocult resta impressionante per profondità, filosofia e fascino magnetico. Date una mano a quel povero lumagatto.

Sviluppatore: Schleuder Games
Editore: Schleuder Games
Quando e dove: il 31 marzo su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Stanchi del cyberpunk? Venite a scoprire il solarpunk: abbiamo i biscotti! 

Anche con Space Sprouts ho fatto conoscenza nel corso di Indie Cup Europe ’24: fu finalista, con grande merito, nella categoria Most Experimental Game. E l’opera sviluppata e autopubblicata dallo studio tedesco Schleuder Games sperimentale lo è davvero: come potete constatare nella demo – attualmente disponibile su Steam – l’astronauta Oda è impegnata in un’avventura spaziale sorprendente, ambientata in una navicella piena di macchine misteriose e tante, tante piante. Non aspettatevi una nave scura e retrofuturistica sul modello di quella vista nel trailer di Intergalactic: The Heretic Prophet: dalle parti di Schleuder Games si sposa il solarpunk, movimento culturale che promuove una visione ottimista e positiva del futuro. Con il suo delizioso stile grafico cartoon, la navicella spaziale pilotata da Oda ospita un’avventura sandbox con una simulazione attenta della fisica degli oggetti a gravità zero e un felice caos nella gestione di macchinari, segnali, laser, piante da crescere per sostentarsi. È il primo viaggio di Oda nello spazio, e dovremo anche raccogliere i suoi ricordi per ricostruire l’accaduto, gestendo al meglio il tempo limitato che abbiamo e rigiocando l’avventura più e più volte per ottimizzare le azioni da compiere e scoprire tutti i segreti della navicella. La demo riesce a far giustizia al profondo senso di giocosità che si prova facendo casino in giro per le stanze e volteggiando a gravità zero. E mi ha fatto venire una voglia matta di diventare un’astronauta! 

Pubblicato il: 25/02/2025

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