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I VIDEOGIOCHI INDIE PIÙ INTERESSANTI DI FEBBRAIO 2025

Febbraio sarà un mese pieno di uscite: da Kingdom Come Deliverance 2, passando per Civilization VII, fino ad arrivare a Monster Hunter Wilds (salvo rinvii dell’ultimo secondo, naturalmente!) non mancheranno videogiochi capaci di canalizzare centinaia di ore del prezioso tempo degli appassionati di tutto il mondo. Ma non per questo dovremmo smettere di guardare all’attualità indie, perché ci sarà un gran daffare anche in questo settore del mercato. E allora, senza ulteriori indugi, andiamo alla scoperta di quattro interessanti uscite “piccine” previste nei prossimi trenta giorni. Vi ricordo che da gennaio Radar viene registrata anche in formato video: vi lascio i link alla scorsa puntata, disponibile sia su Spotify, sia su YouTube

Accendete il vostro radar: si parte!

Sviluppatore: Optillusion
Editore: Optillusion
Quando e dove: 5 febbraio su PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Un concept videoludico totalmente nuovo che celebra l’arte sublime dell’attesa 

Se dovessi qualificare lo spirito della (controversa) etichetta “indie” nel mondo videoludico, butterei giù questa come prima ipotesi di lavoro: la volontà di spingere i confini del videogioco un po’ più in là. Senza rischi eccessivi, senza budget da centinaia di milioni di dollari che pendono sulle teste di team giganteschi come una spada di Damocle, e senza la paura di buttarsi in territori inesplorati. Ecco, Optillusion con il suo While Waiting fa proprio questo: propone un’idea fresca e nuova. Semplicemente, ci troveremo ad aspettare in varie situazioni, tentando di ingannare il tempo. Il team descrive il suo gioco come “un’avventura trasformativa che esplora l’arte dell’attesa”. Oggi attendere è diventato piuttosto semplice, e anche monotono; si prende il cellulare dalle tasche (se non era già in mano) e si attende il treno, la metro, lo scorrere della fila mentre si fa la spesa. While Waiting si propone di recuperare la perduta arte di attendere e di farcela giocare – solo se ci va, beninteso, perché ogni situazione può essere superata anche senza far nulla. Perché il treno passerà e la fila della spesa scorrerà, indipendentemente dalla nostra volontà. Nel gioco esploreremo una vasta gamma di scenari di attesa, dalla vita fino alla morte, senza aver mai la possibilità di incidere concretamente sul tempo che dovremo spendere nell’attesa. Sarà sempre quello. Non si scappa: sicuro come son sicure le tasse. Non vedo l’ora di vivere questo viaggio che parla di accettazione e pazienza nel complicato viaggio della vita.

Sviluppatore: Brace Yourself Games, Tic Toc Games
Editore: Kiei Publishing
Quando e dove: 5 febbraio su PC e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Crypt of the NecroDancer incrocia Guitar Hero e sembra un matrimonio fatto in paradiso! 

“Giuro: giocare a Crypt of the Necrodancer è come giocare a scacchi durante un rave”. È soltanto uno dei tanti commenti che è possibile trovare su YouTube se si cercano dei video gameplay di Crypt of the Necrodancer, che quest’anno spegne ben dieci candeline. Il tempo vola quando ci si diverte! Forse non tutti conoscono questo piccolo, grande capolavoro della scena indipendente: Crypt of the NecroDancer è un felicissimo matrimonio tra rhythm game, dungeon crawler e roguelike. Perché “NecroDancer”? Semplice: perché è necessario muoversi a ritmo di musica – e vale la pena ricordare che la colonna sonora del videogioco di Brace Yourself Games è un vero e proprio capolavoro dell’elettronica! Il seguito (con una scelta discussa da parte di alcuni appassionati del primo capitolo) decide di semplificare la formula e di mantenere esclusivamente la parte ritmica, inserendo su schermo un campo di gioco tripartito che – come nel caso del celebre Guitar Hero – ricorda il manico di una chitarra. Su di esso scorreranno i mostri, da sconfiggere premendo i pulsanti corretti al momento giusto. Da quel poco che si è potuto ascoltare finora, una cosa non è cambiata: la colonna sonora di Rift of the NecroDancer dovrebbe essere una vera bomba, grazie al ritorno di Danny Baranowsky, del chitarrista Jules Conroy e alla presenza di altri fuoriclasse del settore, tra cui Alex Moukala. Questo cambio di direzione a livello di gameplay non mi dispiace: in fin dei conti, Crypt of the NecroDancer resterà sempre a disposizione per chi preferisce la formula che pesca a piene mani dai dungeon crawler!

Sviluppatore: Hakababunko
Editore: SHUEISHA GAMES
Quando e dove: 12 febbraio 2025 su PlayStation 5, Nintendo Switch e PC
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Ne avete mai abbastanza di videogiochi investigativi? Caspiterina, io no! 

Ormai ci siamo quasi: salvo rinvii dell’ultimo secondo, l’uscita di uno dei videogiochi indie che attendo di più quest’anno dovrebbe essere dietro l’angolo. Sapete già che tengo d’occhio da molto il videogioco di Hakababunko: vi ho raccontato la demo di Urban Myth Dissolution Center nello speciale dedicato all’edizione di Steam Next Fest tenutasi lo scorso ottobre. Dietro la pixel art grezza, giocata prevalentemente sui toni del blu, del rosso e del giallo, si nasconde un horror psicologico investigativo tutto incentrato sulla cultura giapponese e, in particolare, sulle numerose leggende metropolitane che provengono dal Paese del Sol Levante. Azami Fukurai è una studentessa universitaria che si rivolge al Centro Dissezione Leggende Metropolitane (questa è la traduzione offerta nell’ottima versione della demo in lingua italiana) per indagare sul suo potere misterioso: quello di vedere i fantasmi. In realtà, Azami scopre ben presto che lei riesce a vedere tracce di eventi passati – una abilità di straordinaria utilità per una investigatrice. Seguendo la protagonista, ci troveremo a indagare su casi di vario tipo: il primo vede una studentessa minacciata dall’apparizione notturna di un uomo armato di ascia, che continua a tornare nel suo appartamento. Mostro o semplice stalker? Interessante l’ampiezza delle indagini di Azami, che arrivano a spingersi fin nei meandri dei social network per indagare sulla vita di vittime e (possibili) carnefici. Nelle pieghe delle meccaniche di un investigativo piuttosto tradizionale (interroga i presenti sulla scena del crimine, raccogli indizi dall’ambientazione, elabora delle ipotesi...) sembra nascondersi qualcosa di affascinante e profondo.

Sviluppatore: Sassy Chap Games
Editore: Team17
Quando e dove: 14 febbraio su PC, PlayStation 5, Xbox Series X/S e Nintendo Switch
Perché dovresti tenerlo d’occhio: Per chi vuole coltivare una relazione segreta con il proprio pianoforte a coda (!) 

Ebbene sì: se c’era una data perfetta per l’uscita di Date Everything!, gli sviluppatori l’hanno indovinata alla perfezione. A San Valentino potremo goderci un dating simulator come non se ne erano mai visti prima. Date Everything! parte da premesse molto particolari: l’intelligenza artificiale ruba il lavoro del protagonista, ma uno sconosciuto misterioso gli invia per posta un paio di occhiali dai poteri magici, chiamati “deviatori”, capaci di dar vita agli oggetti di casa, rendendoli... Beh, decisamente appetibili! Sono ben cento i personaggi con cui sarà possibile darsi appuntamento in Date Everything, e sono tutti contenuti all’interno dell’abitazione del protagonista. Ecco che l’aspirapolvere si trasforma in Hoover (per gli amici Hoove), mentre il pianoforte a coda in salotto si tramuta in Keyes, una splendida ragazza avvolta in un kimono nero. Al momento, il mio preferito è Nightmare, una sorta di orrore lovecraftiano con circa centoventi occhi di troppo, che si trova in camera da letto. Stando a quanto affermano gli sviluppatori, sarà possibile intessere una relazione romantica anche con il rilevatore di fumo domestico. In base a quanto visto finora, la scrittura è piena d’ironia e spensieratezza: Date Everything di certo non arriverà a un certo pubblico da videogioco hardcore, ma in fin dei conti non vuole neanche farlo, e ormai la nicchia dei cozy game è ampia e riconosciuta. Senza contare che la scrittura comica nei videogiochi è fin troppo poco sfruttata, e Date Everything! sembra fare molto bene, da questo punto di vista.

Pubblicato il: 25/01/2025

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6 commenti

Non conoscevo While Waiting, sembra potenzialmente molto piacevole

Urban Myth lo seguo da 45 anni, godo

Mese più scarno personalmente, ma occhi puntati su urban myth

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