MOUSE

P.I. FOR HIRE

- ANTEPRIMA -

Non ho mai fatto mistero del fatto che di fronte al reveal trailer di Mouse sono rimasto abbastanza freddino e distaccato. Mi è sempre sembrato un tentativo furbo di capitalizzare sul successo di Cuphead e di cavalcare l’onda lunga del recente rinascimento dei Boomer Shooter che ha preso d’assalto Steam negli ultimi anni, più una gimmick che un videogioco vero e proprio. Quando mi sono avvicinato al padiglione di PlaySide, publisher australiano che si occupa sia di Mouse che di Kill Knight, non immaginavo che avrei cambiato idea in così poco tempo. Quello passato in compagnia del team di Fumi Games è stato in assoluto uno dei momenti più belli di tutta la Gamescom: loro si sono dimostrati perfettamente consapevoli dello scetticismo che aleggia attorno al gioco ma sono anche incredibilmente determinati nel voler dimostrare di essere al lavoro su un titolo davvero meritevole dell’attenzione del pubblico.  

È sempre bello quando un creativo dimostra tutto il suo amore per le proprie creazioni.

La genesi di Mouse è semplicemente assurda. Prima di sviluppare videogiochi Fumi era una piccolissima azienda che produceva animazioni per cinema e pubblicità, ma l’art director dello studio, nel tempo libero, si è messo a giochicchiare con un’idea che gli frullava in testa da tempo. Nel 2013, su Reddit, si è imbattuto in una fanart di Bioshock in cui i personaggi erano ritratti in stile rubber hose animation e se ne è innamorato perdutamente. Quando ha deciso di provare a realizzare un breve video-prototipo di un FPS disegnato nella stessa maniera e lo ha pubblicato per gioco su TikTok, però, il pubblico è impazzito, costringendo di fatto il team a metterlo in produzione. Insomma: quando pensavo che dietro quei trailer non ci fosse un gioco fatto e finito non è che mi sbagliassi più di tanto, eppure…

Mouse - P.I. For Hire si è fatto vedere solo in forma di brevissimo hands-off, ma la presentazione fatta dal team è stata semplicemente strepitosa. Hanno parlato delle critiche ricevute all’inizio da chi li ha accusati di aver copiato da Disney (cosa che smentiscono categoricamente sottolineando che la rubber hose animation è uno stile artistico e nessuno ne detiene i diritti), delle difficoltà di convincere il pubblico della liceità del gioco e della voglia enorme che hanno di far vedere al mondo qualcosina in più con i prossimi trailer. In particolare, però, ci hanno tenuto a sottolineare che nonostante la tagline affibiatagli dal pubblico “Come se Cuphead e Doom avessero generato un figlio” gli piaccia molto loro non considerano Mouse un Boomer Shooter. Anzi, a dire il vero hanno insistito molto nel raccontare un panorama di ispirazioni super variegato in cui figurano Doom, Bioshock, Cuphead, Ion Fury, Exhumed e Metroid Prime (!!!), raccontandoci il gioco come un mix di FPS, platform e metroidvania 3D in bianco e nero e, soprattutto, molto adulto.

Mouse racconta infatti la storia di un veterano della prima guerra mondiale che, tornato dal conflitto, ha iniziato una carriera come investigatore privato; vive in una città americana degli anni ‘30 che sta vivendo le prime fasi di un boom economico ed è quindi diventata preda delle gang che hanno annusato l’odore dei soldi, ed è teatro di corruzione, razzismo, schiavismo e spaccio di droga incontrollato. L'obiettivo non sarà solo quello di sgominare le gang mafiose di Mousville, ma anche e soprattutto quello di sventare una pericolosa cospirazione volta a rovesciare il governo statunitense dall'interno.

Di fronte a queste dichiarazioni sono rimasto semplicemente a bocca aperta.  

Nel gioco ci saranno missioni secondarie che permetteranno di approfondire la natura più investigativa del gioco, oltre a meccaniche da metroidvania che porteranno il giocatore a tornare sui suoi passi dopo aver ottenuto nuove abilità di traversal per scoprire zone segrete e nuove armi più potenti. L’anteprima ha messo inoltre in mostra un gameplay che mi ha ricordato molto da vicino una versione meno frenetica di Doom Eternal, con una valanga di ganci, trampolini e piattaforme da sfruttare soprattutto in verticale per aggirare i nemici disseminati per le mappe e trucidarli a colpi di tommy gun. Va detto che allo stato attuale delle cose ci sono ancora dei problemi per quanto riguarda la leggibilità di certe animazioni (problema di cui Fumi Games è perfettamente cosciente e che ha promesso di sistemare in tempo per il lancio) e in generale si è visto poco gameplay per trarre delle conclusioni quantomeno informate sulla resa complessiva. 

Quello che è certo è che stanno avendo una cura maniacale per i dettagli: gli sfondi 3D sono migliorati enormemente e con loro la chiarezza degli ambienti; ogni frame è animato a mano e senza nessun tipo di ingerenza da parte di IA generative di alcun tipo; la colonna sonora è stata realizzata da una big band specializzata in musica anni ‘30 e nel gioco sono stati inseriti filtri audio che permettono sia una riproduzione cristallina sia un feeling decisamente più vicino a quello di altri sistemi di riproduzione più datati come i vinili degli anni ‘80, quelli degli anni ‘30 e i fonografi di Edison. Insomma, Mouse - P.I. for Hire sembra essere a tutti gli effetti molto di più di una semplice gimmick facilona. Anzi, a dirla tutta sembra un prodotto estremamente difficile da bilanciare nelle sue mille anime, ma Fumi Games si è detta impaziente di poter mostrare gli enormi progressi fatti fino ad ora. 

Non resta che rimanere in attesa, anche perché il team ha assicurato di voler pubblicare il gioco tassativamente entro la fine del 2025 quindi idealmente non dovrebbe mancare troppo alla pubblicazione.

Io, di sicuro, resto curiosamente in attesa di poterci mettere le zampe.

Pubblicato il: 24/08/2024

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7 commenti

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molto interessante l'aggiunta di elementi da metroidvania. non me l'aspettavo

Sono molto curioso di vedere cosa uscirà, sembra promettente e questa anteprima ha accesso ancora di più la mia curiosità.

Effettivamente finora di questo gioco avevo solo sentito parlare freddamente, questo stile grafico mi aveva sempre affascinato però ed ora che finalmente leggo che il gioco sotto c’è la fiamma della speranza si accende

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