SUMMER GAME FEST 2024

METAPHOR: REFANTAZIO

ANTEPRIMA

Che Atlus sia alla ricerca di un terzo franchise che alimenti il buonissimo periodo che l’azienda sta vivendo dalla pubblicazione di Persona 5 in poi non è certamente un segreto. Shin Megami Tensei V, al netto di qualche inciampo produttivo, è stato il capitolo della mainline dei MegaTen più venduto di sempre, mentre Persona 5 e i suoi spin-off sono andati estremamente bene al botteghino (pur evidenziando una strategia troppo “arraffona” dell’azienda, che ha spremuto i portafogli dei fan in tutti i modi possibili). La ricerca del cosiddetto “third pillar” di Atlus è stata però fin qui fallimentare, colpa di un Tokyo Mirage Sessions #FE assolutamente non all’altezza delle aspettative (e azzoppato dalla pubblicazione su Wii U) e di un Soul Hackers 2 troppo frettoloso e poco rispettoso della storia del proprio nome. Nonostante questo, però, Atlus è un’azienda in buonissima salute e, soprattutto, è anche evidentemente vogliosa di mettere a frutto la propria creatività per sperimentare a più non posso. Metaphor:ReFantazio è in assoluto il progetto più ambizioso e interessante tra quelli pubblicati da Atlus in tempi recenti, e rappresenta il debutto di un nuovo team interno - Studio 0 - capitanato da Shigenori Soejima e Katsura Hashino, rispettivamente character designer e director della serie Persona.

Il cuore dell’esperienza, a livello ludico, è sicuramente l’introduzione di un combat system ibrido che mescola elementi action e il combattimento a turni tipico della serie, che prende molta ispirazione dal press turn system di Shin Megami Tensei. Durante l’esplorazione dei dungeon è infatti possibile sbarazzarsi dei nemici più deboli con un solo fendente, di fatto eliminando del tutto il concetto di grinding, e questo offre al party anche la possibilità di attaccare i nemici più forti per ferirli e stordirli prima di schierare i personaggi in battaglia e finirli grazie alle abilità dei membri della squadra. Da un lato va registrato che questo sistema mi ha dato l’impressione di rendere forse un po’ troppo facile l’approccio a certi combattimenti, ma è anche vero che - e Atlus in questo è sempre stata una grande maestra - la stessa dinamica può essere sfruttata dai nemici più forti ai danni dei protagonisti, che se colpiti vengono forzati ad entrare in battaglia in posizione di svantaggio, con il primo attacco a favore del nemico che può anche infliggere degli status speciali che rischiano di mettere pesantemente in discussione la sopravvivenza del party. A questo si aggiunge la meccanica degli archetipi, una crasi perfetta tra le personae della serie omonima e le classi tipiche dei job system di tanti JRPG, che una volta equipaggiati permettono ai personaggi di specializzarsi in determinate caratteristiche offensive e difensive. Per fare un esempio pratico, il protagonista può equipaggiare l’archetipo del guerriero per ottenere uno skillset dedicato alle abilità offensive, così come quello del mago, del paladino e così via. La peculiarità di questo sistema si esplicita però nella meccanica della sintesi, che permette ad un personaggio di “fondere” per un turno il proprio archetipo con quello di un compagno di squadra, ottenendo così la possibilità di accedere a delle skill uniche e molto potenti che è possibile scatenare contro il nemico al costo di un consumo maggiorato di turni. Occhio: non aspettatevi di vedere delle abilità di un archetipo donatore traslate all’interno dello skillset di un archetipo donatore, quanto più della possibilità di utilizzare degli attacchi che sintetizzano l’essenza stessa delle due classi che si vanno a combinare tra loro. Si tratta di una meccanica potenzialmente geniale perché permette di strategizzare in maniera molto profonda ogni incontro, rendendo peraltro utilissimi anche quei personaggi che possono trovarsi in difficoltà di fronte a determinati nemici resistenti a un dato elemento. 

Tornano i social links, però in una veste inedita e ritematizzati in maniera molto elegante all’interno del contesto narrativo di Metaphor, che pone il giocatore nel pieno di una campagna elettorale in cui dovrà raccogliere consensi per poter reclamare per sé il trono di una regione falcidiata dagli scontri tra le diverse tribù che li abitano. Stringere legami con altri personaggi permette di sbloccare gli archetipi (che possono essere studiati e potenziati fino a farli evolvere, arrivando così a poterne selezionare più di quaranta in totale), e spendere del tempo con loro permette di affinare le proprie qualità umane e diventare dei pretendenti al trono sempre più legittimi e benvoluti dl popolo. 

La menzione d’onore va sicuramente al lavoro meraviglioso fatto sia per quanto riguarda la UI del gioco, che incarna perfettamente l’apice di un percorso iniziato dal team ai tempi di Persona 3 su PlayStation 2, e il design delle creature, che richiamano da vicino certe suggestioni di Hyeronymus Bosch e in generale un immaginario fantasy molto europeo. Durante la demo ho potuto scontrarmi contro un gigantesco mostro che è un affascinante ibrido tra un essere umano, un corvo e un albero di melograno, ma anche contro un mostro abissale composto da una testa umana innestata in un gigantesco cuore anatomico cinto da una doppia corona di spine e collegato a dei tentacoli di polpo ingioiellati. Metaphor è una clamorosa gioia per gli occhi ovunque si guardi. devo segnalare, purtroppo, che la demo che ho provato ha messo in luce qualche piccola sbavatura tecnica, legata soprattutto alla presenza di un aliasing un po’ troppo pronunciato e ad un’illuminazione forse troppo piatta, soprattutto se messa a confronto con il lavoro incredibile fatto su Persona 3 Reload, ma è anche vero che Studio 0 ha tentato di smussare questi spigoli presentando a schermo una grande quantità di particellari che sembrano nascondere alcuni di questi piccoli problemi. Splendida, invece, la colonna sonora composta dall’inossidabile Shoji Meguro, che si allontana drasticamente dal jazz di Persona 5 per abbracciare sonorità nuove che mescolano canti gregoriani, grandi cori di voci bianche ed elementi orchestrali dalle tonalità potentemente epiche.

Al netto di questo mi sento di poter dire che i brividi e i sorrisi compiaciuti che mi ha regalato questa demo hanno giustificato ampiamente tutta la fatica legata al coverage di questa Summer Game Fest. Insomma, ne è valsa la pena, e torno a casa con la smania di mettere finalmente le mani sul gioco completo il prima possibile. In un anno umanamente complesso per l’industria del videogioco come il 2024, Metaphor: ReFantazio rappresenta esattamente quella scintilla in grado di riaccendere la curiosità nei confronti della parte virtuosa di questo settore, che nell’ultimo periodo è stata più e più volte offuscata da licenziamenti, chiusure e annunci decisamente sottotono. A volte tendo a dimenticare quanto possa essere pervasivo il potere di un’anteprima così riuscita e soddisfacente.

Bravi, bravissimi, ma datemene di più.

Pubblicato il: 09/06/2024

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14 commenti

Sono gasatissimo da questa uscita, nel mentre allieto l’attesa con SMTV vengeance devo dire che però, visto come si sta muovendo atlus negli ultimi anni, ho quasi paura a prenderlo al d1 per ritrovarmi poi fra un 1 anni a doverlo ricomprare per gi …Altro... Sono gasatissimo da questa uscita, nel mentre allieto l’attesa con SMTV vengeance devo dire che però, visto come si sta muovendo atlus negli ultimi anni, ho quasi paura a prenderlo al d1 per ritrovarmi poi fra un 1 anni a doverlo ricomprare per giocare la versione definitiva

Super interessante. Non mi sono mai avvicinato alla serie Persona, vuoi per un motivo, vuoi per l'altro, ma ne ho sempre apprezzato lo stile.
qui mi pare di essere ad un livello ancora più alto, e con un tema e un ambientazione più in linea coi mi …Altro...
Super interessante. Non mi sono mai avvicinato alla serie Persona, vuoi per un motivo, vuoi per l'altro, ma ne ho sempre apprezzato lo stile.
qui mi pare di essere ad un livello ancora più alto, e con un tema e un ambientazione più in linea coi miei gusti (i vari persona mi hanno sempre inquietato, con quel miscuglio di divinità e mostri!)

Non e il mio nonostante l idea mi piaccia non poco e visivamente sia veramente bello!!

Mi sembra molto più Persona di quello che era parso inizialmente, detto questo Persona 5 è uno dei miei videogiochi preferiti di sempre e quindi non vedo comunque l'ora di giocarci. Peccato per l'engine grafico che è veramente datato però la part …Altro... Mi sembra molto più Persona di quello che era parso inizialmente, detto questo Persona 5 è uno dei miei videogiochi preferiti di sempre e quindi non vedo comunque l'ora di giocarci. Peccato per l'engine grafico che è veramente datato però la parte artistica mi pare che compensa qualsiasi sbavatura di texture o modello poligonale

Diciamo che sono veramente Hypato persona5 royal l'ho divorato 150h ed è stato il mio primo jrpg ( alla soglia dei 29 anni è una grande lacuna lo so), Poi ho provato souls Hackers 2 ma cestinato poco dopo, ora sto giocando il 3 e mi sta piacendo a …Altro... Diciamo che sono veramente Hypato persona5 royal l'ho divorato 150h ed è stato il mio primo jrpg ( alla soglia dei 29 anni è una grande lacuna lo so), Poi ho provato souls Hackers 2 ma cestinato poco dopo, ora sto giocando il 3 e mi sta piacendo anche se sto trovando molto meno incisivi i personaggi secondari e la trama. Però questo mi sa che sarà mio al D1.

Confermato il godo, non vedo l'ora di metterci le mani sopra

Lo vorrei giocare tipo adesso ma temo tanto il "trattamento Atlus" e non avrei il tempo per fare anche una seconda run. Però sembra incredibile, non so se riuscirò a resistere.

Questo gioco ha uno stile e delle idee lato gameplay che mi ispirano molto seppur non vengo dai giochi Persona, forse sarà la scusa per avvicinarmi al genere date le sue novità.

Più passa il tempo e più ho voglia di giocare Metaphor. Non vedo l'ora che esca!!!

Godo alacremente

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