RESIDENT EVIL

REQUIEM

Anteprima

Annunciato sul palco del kickoff event della Summer Game Fest 2025 come sorpresa di chiusura della conferenza da un Geoff Keighley raggiante per l’opportunità offertagli da Capcom, Resident Evil Requiem è di sicuro uno dei videogiochi più importanti tra quelli che hanno scelto il festival estivo di Los Angeles per mostrarsi al pubblico. Un nuovo capitolo attesissimo e di cui si è chiacchierato moltissimo negli ultimi mesi vista la sequenza sbalorditiva di titoli azzeccati in fila da Capcom, che arriva sulla coda di un arco narrativo – quello dedicato ad Ethan Winters – che nonostante un po’ di resistenze iniziali si è fatto largo nel cuore del pubblico più affezionato della serie. La sorpresa è che abbiamo già una data di pubblicazione (il 27 Febbraio 2026), e la promessa che di qui ad un paio di mesi, più nello specifico sullo showfloor della Gamescom di Colonia, stampa e soprattutto pubblico avranno modo di provare una demo che non si sa quanto sarà approfondita.  

Al netto di questo, però, il trailer mostrato sul palco della conferenza si è limitato ad inanellare qualche momento nostalgia inquadrando alcuni dei luoghi simbolo del primo corso della serie, quello ambientato a Raccoon City, e ad introdurre la nuova protagonista, Grace Ashcroft, che è la figlia della Alyssa Ashcroft di Resident Evil Outbreak. È stato reso noto che Grace è entrata a far parte dell FBI a seguito dell’omicidio della madre, tuttora irrisolto ma indubbiamente legato ai suoi reportage sulla nuclearizzazione di Raccon City, ma che a differenza degli altri protagonisti della serie principale non è così pratica con le armi da fuoco e con le tecniche di sopravvivenza.

All’interno del padiglione di Capcom ho avuto modo di prendere parte ad una presentazione a porte chiuse di un filmato di gameplay inedito che ha inquadrato Requiem come un capitolo di rottura con tanti dei punti fermi della serie numerata. Nel filmato è stato infatti possibile seguire Grace nell’esplorazione di quella che ha tutta l’aria di essere una struttura sanitaria fatisciente dove si è risvegliata legata ad un lettino a testa in giù e con una cannula infilata nel braccio. Segue una lunga sequenza esplorativa in cui da un lato il team ha cercato di inserire alcuni degli elementi più identitari della serie, come l’andirivieni per i corridoi in cerca degli strumenti utili a risolvere gli enigmi ambientali, ma da cui è emersa soprattutto la voglia di affrancarsi dagli stilemi classici per andare in un’altra direzione. Lo strumento più prezioso in questo senso è sicuramente il RE Engine, che qui è stato messo sotto torchio per generare un’atmosfera inusuale per Resident Evil, che per la prima volta sembra quasi prendersi sul serio e abbracciare convintamente la sua anima decisamente più horror

Resident Evil 9 si è presentato con una visuale in prima persona, è buio ed è un gioco che sembra basarsi moltissimo non tanto sull’orrore esplicito quanto più su ciò che viene occultato dalle tenebre che divorano lo schermo. Ci sono stati dei momenti dell’hands-off che mi hanno fatto genuinamente paura proprio perché spesso e volentieri Grace si ritrova ad attraversare corridoi che sono avvolti da un buio pesto e inquietantissimo, in quella che è una svolta che sembra muoversi in direzione di opere decisamente spaventose come Amnesia e Outlast, costruite sì sui jumpscare improvvisi ma non per questo meno efficaci nel creare un clima di tensione e inquietante mistero. La qualità generale dell’illuminazione mi è sembrata semplicemente eccezionale, e per quanto non sia assolutamente sicuro che il gioco manterrà per tutta la sua durata questo tipo di ambientazione e tono mi sento di poter registrare con convinzione che quella di Requiem è davvero una prima volta per la serie creata da Shinji Mikami, imperniata su un concetto di orrore mai così pervasivo e convintamente lontano dalle velleità da b-movie che caratterizzano da sempre Resident Evil, al punto che non escludo che alcuni dei fan più irriducibili possano sentirsi disorientati di fronte a questo cambio di passo.

Questo non significa che non ci siano comunque dei punti di contatto con episodi del passato, perché Requiem ha tentato di dimostrare di portare con sé la lezione imparata da Resident Evil 7 Biohazard per quanto riguarda l’impostazione generale e da Resident Evil 3 Nemesis per il rapporto con le creature mostruose che popolano Raccoon City. Mi riferisco principalmente al fatto che all’interno del filmato mostrato alla stampa da Capcom non si sono visti gli zombie tanto cari ai fan della prima trilogia di titoli, ma l’azione ruotava attorno al fatto che Grace era braccata da una creatura orripilante che mi ha ricordato per certi versi la Baba Yaga del folklore slavo: una figura deforme e torreggiante che si muove famelica tra le ali della clinica improvvisata sfruttando intercapedini tra i muri e voragini nel soffitto in maniera non troppo dissimile dallo xenomorfo di Alien: Isolation. La sensazione di essere costantemente braccati non può che riportare alla mente le rocambolesche fughe dal Nemesis del capitolo omonimo, anche se pure in questo frangente Requiem decide di muoversi in maniera differente, dando grande risalto all’atmosfera opprimente generata dal buio. 

Negli ultimi secondi della presentazione, poi, è stato mostrato brevemente il menù di opzioni del gioco, rivelando che Resident Evil 9 potrà essere giocato sin dal lancio anche in terza persona, per quanto le impostazioni indichino esplicitamente la visuale in prima persona come quella consigliata. E a dirla tutta non faccio per niente fatica a capire il perché, visto che in quei pochissimi secondi di gameplay registrati con la telecamera alle spalle della protagonista ho avuto la netta sensazione che la resa generale delle atmosfere e del traversal dei corridoi bui ne abbia inficiato parecchio (anche se, come detto, si è trattata veramente di una manciata di secondi del tutto insufficienti per farmi un’idea concreta in questo senso). 

Devo dire che, da persona che nel confronto tra Resident Evil e Silent Hill si è sempre schierata dalla parte di Konami, ho davvero apprezzato quanto mostrato da Capcom alla Summer Game Fest, e sono molto curioso di scoprire come si evolverà nel tempo la comunicazione di questo nono capitolo della serie. 

Per fortuna non si dovrà attendere molto, visto che ci metterò sicuramente le mani durante la Gamescom di quest’anno.

Pubblicato il: 11/06/2025

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