GDC 2024

BROKEN SWORD

Shadow of the Templars
Reforged

- anteprima -

Broken Sword è una fra le avventure punta e clicca fondamentali degli anni Novanta, ha segnato a fuoco il percorso produttivo dello studio Revolution Software e ha generato una serie che, pur fra alti e bassi, continua a dire la sua ancora oggi, grazie a un quinto episodio nato su Kickstarter e un sesto capitolo attualmente in lavorazione. Il gioco originale, originariamente apparso su computer e sulla prima PlayStation, è stato negli anni ripubblicato in vari formati ma sempre sotto forma di una Director’s Cut “figlia” della conversione per Game Boy Advance pubblicata nel 2002. Quella edizione aveva subito diversi rimaneggiamenti e conteneva compromessi che hanno finito per essere in qualche modo conservati dalle varie uscite successive su console. Di fatto, l’edizione originale di Broken Sword è stata ripubblicata solo nella raccolta per PC dedicata al venticinquesimo anniversario di Revolution Software. Ma come mi ha raccontato Charles Cecil alla Game Developers Conference, con Broken Sword Reforged si è deciso di effettuare un’operazione filologicamente corretta.

La nuova versione di Broken Sword può ricordare a grandi linee quanto fatto anni fa per il rilancio dei primi due Monkey Island o, per uscire dal genere, con giochi come Wonder Boy: The Dragon’s Trap e Alex Kidd in Miracle World. Mentre si gioca, è infatti possibile passare in qualsiasi momento, con la semplice pressione di un tasto, dalla versione rimasterizzata al Broken Sword originale. E le differenze sono enormi. Partiamo dalla grafica, che mai come in questo caso rispecchia l’idea di proporre il gioco non come era ma come ce lo ricordiamo. Devo ammettere di non aver mai amato il cambio di stile e di caratterizzazione dei personaggi avvenuto a partire dal terzo Monkey Island ed è facile quindi immaginare che io non sia un fan della grafica vista nelle Special Edition dei primi due episodi. Al di là dei gusti, trovo innegabile che in quel caso ci sia una forte differenza in termini stilistici e di taglio dato ai personaggi. Ma qui non avviene. Complice forse anche il fatto che Broken Sword ha sempre avuto un look cartoonesco, la grafica della versione rimasterizzata risulta incredibilmente fedele all’originale, nello spirito, nei dettagli, nella natura dei personaggi, ma riesce a portare tutto l’insieme nell’era contemporanea.

Ogni elemento è stato ridisegnato con grande cura ed eleganza, trovando soluzioni che non solo rispettano il lavoro fatto quasi tre decenni fa, ma hanno anche permesso a Charles Cecil di correggere qualche lieve errore di continuità, con dettagli delle ambientazioni che creavano storture a livello narrativo. La resa a schermo è incredibile e il gioco fa un figurone sullo Steam Deck che avevo a disposizione per provarlo. Ho trascorso buona parte del tempo ad alternare le due versioni, per notare le differenze e i piccoli dettagli, e mi sento tranquillamente di dire che sia un caso in cui la versione originale possa essere preferibile solo per ragioni nostalgiche o di analisi storica.

Dove non è stato ridisegnato nulla è nei filmati d’intermezzo, per i quali ci si è “limitati” a ritrovare i master originali e a portare tutto a un livello di qualità adeguato (e lo stesso lavoro è stato fatto per il doppiaggio e per le varie lingue in cui il gioco era stato localizzato all’epoca). Ma le parti giocate sono ampiamente riviste anche in termini di interazione, sempre con un gran gusto nel cercare di rimanere fedeli al gioco originale, che ovviamente rimane a portata di un clic, con tutti i suoi comandi e le sue idiosincrasie ancora al loro posto. Nella versione rimasterizzata si trova poi un’interfaccia più pulita e condensata nei comandi, che rimangono comunque punta e clicca, anche nel caso si giochi utilizzando un pad: ho chiesto a Cecil se abbia preso in considerazione la possibilità di permettere il controllo diretto del personaggio, ma mi ha spiegato che avrebbe richiesto una totale riscrittura del sistema di movimento. Revolution sta anche lavorando per rendere un po’ meno frustranti alcuni passaggi, in parte con l’utilizzo di piccoli indizi “visivi” che permettano di indirizzare l’attenzione del giocatore, in parte lavorando sulla tolleranza di certe interazioni.

Su questo tema, chiunque abbia giocato al primo Broken Sword verso la fine degli anni Novanta non può che pensare al tragico enigma della capra, protagonista degli incubi di tante persone. E quello è proprio uno degli esempi di situazioni in cui si è deciso di intervenire per semplificare lievemente la vita ai giocatori. Ma chi ci tiene alla frustrazione, per carità, può sempre passare al gioco originale e farsi del male. In ogni caso, è bene ribadirlo, anche nella versione moderna del gioco, con la sua interfaccia snellita e i suoi piccoli aiuti, l’intenzione è di rimanere fedelissimi al gioco originale, evitando quindi le modifiche pesanti del Director’s Cut. Il risultato sembra poter essere una riedizione davvero di lusso, che potrebbe giocare un ruolo importante nel futuro di Revolution Software. Una quindicina di anni fa, grazie all’esplosione del gaming su dispositivi mobili e poi al ritorno di fiamma delle avventure punta e clicca generato dalla scena indie e dal crowdfunding, una nuova generazione di videogiocatori ha scoperto in massa i giochi di Charles Cecil. Forse è arrivato il momento di un altro passaggio generazionale, generato proprio da questa riedizione, in arrivo nei prossimi mesi su PC, PlayStation 5, Switch e Xbox. Vedremo.

Pubblicato il: 26/03/2024

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9 commenti

George Stobbart e Nico Collard, i miei personaggi preferiti delle avventure grafiche, secondi solo a Indy in Fate of Atlantis. Mi sa che accade che me lo rigioco <3

L'ho rigiocato su iPad non più di un anno fa e regge ancora molto bene la prova del tempo.
Questa riedizione mi incuriosisce quindi molto, anche solo per il fatto che ora ho dei ricordi abbastanza freschi di tutta l'avventura.

Oohh hai portato ottime notizie. Ho partecipato al kickstarter e non vedo l'ora di (ri)giocarlo.

Che bellissimo lavoro hanno fatto, da amante del genere, lo metto subito in wishlist.

Da amante delle avventure grafiche, non posso che essere contento per questa remastered che sembrerebbe rendere giustizia all'originale.

Queste sono le vere Remastered di cui abbiamo bisogno! <3

Ho giocato questo capolavoro quando avevo su per giù 12-13 anni ai primi del 2000 e mi si è spezzato il cuore quando, a distanza di anni e con l’avanzare della tecnologia, non sono più riuscito a giocarci nei computer “moderni” (ho il cd-rom …Altro... Ho giocato questo capolavoro quando avevo su per giù 12-13 anni ai primi del 2000 e mi si è spezzato il cuore quando, a distanza di anni e con l’avanzare della tecnologia, non sono più riuscito a giocarci nei computer “moderni” (ho il cd-rom ancora gelosamente custodito con cura). Sono contentissimo che mi abbiate fornito una piccola pillola di felicità con questa anteprima! Per me un nuovo acquisto assicurato. Grazie infinite!

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