(S)EXOPRIMAL

La riscossa dei dinosauri

Nella vita bisogna essere onesti: affermare che io nell’arco di un weekend lungo abbia cambiato idea su Exoprimal, titolo 100% multiplayer online destinato a fare la sua comparsa ovunque – tranne che su Nintendo Switch – il prossimo 14 luglio, sarebbe riduttivo a dir poco. Di più, forse potrebbe persino candidarsi a diventare l’eufemismo dell’anno. Eppure è così: è bastata un’Open Beta spremuta come un limone per far schizzare questo bizzarro esperimento marchiato Capcom in cima alla mia personale lista dei desideri, lasciandomi con una voglia irrefrenabile di riempire di piombo schiere interminabili di agguerriti bestioni preistorici.

Il punto è semplice: forse è stata anche, se non soprattutto, una questione di aspettative. La software house di Street Fighter VI e Resident Evil (a proposito, l'avete letta la recensione di Resident Evil 4 di Francesco?) negli scorsi mesi sembrava infatti essersi genuinamente impegnata ad auto-sabotare la sua stessa creatura con una comunicazione mono direzionale e un po’ fuori fuoco, quasi soltanto volta ad enfatizzare l’anima genuinamente trash del gioco piuttosto che a spiegare cosa in realtà avesse in mente con Exoprimal. Per carità, capiamoci: da una parte non è facile far passare in secondo piano il carattere sopra le righe della produzione, con un compiaciuto gusto per l’esagerazione e il nonsense degno del miglior Sharknado. Basti sottolineare come nell’universo in game esistano dei servizi meteo specificamente dedicati alle precipitazioni di dinosauri – con strani portali violacei che si aprono a mezz’aria, vomitando orde di esseri come se piovesse – nonché apposite squadre di professionisti adibiti al controllo “con le cattive” di queste pericolose anomalie.

Insomma, da una parte è legittimo e forse persino doveroso che Exoprimal sguazzi con gioia nella sua stessa follia, distinguendosi con merito da tutto il resto: un approccio confermato anche da scelte estetiche nient’affatto banali, vedasi in particolare il brillante design delle armature, così differenti tra loro eppure sempre gustosamente nipponiche nell’anima. L’errore starebbe tuttavia nel pensare che questa nuova IP sia, se non solo e soltanto quello, comunque soprattutto quello. In questo senso a mio avviso Capcom ci ha messo del suo, senza sforzarsi di sottolineare il valore dell’innegabile sostanza che si scorge subito dietro alla superficie orgogliosamente trash: una qualità così cristallina da risultare percepibile nel giro di appena un paio di match.

Partiamo però da un aspetto fondamentale e ad oggi mai davvero esplicitato come avrebbe dovuto essere, ovvero il fatto che Exoprimal sia – non senza una certa sorpresa – a tutti gli effetti un vero e proprio hero shooter. Magari meno canonico dell’Overwatch di turno, eppure comunque ascrivibile al cento per cento a quel genere, fatti salvi alcuni spunti originali da non sottovalutare in nessun modo. Come è stato infatti possibile apprendere dalla Beta, il concetto è quello di un originale PvEvP combattuto attraverso una decina di exocorazze distinte in tre classi (assalto, colosso e supporto): i match fra due squadre composte da cinque giocatori sono in realtà raffinate simulazioni sotto il controllo di una IA denominata Leviathan, con i partecipanti che si battono per completare il più velocemente possibile una serie di missioni PvE legate all’ambiente che culminano in duelli più prettamente PvP.

Erano tre in particolare i possibili epiloghi durante il test pubblico: un testa a testa volto a scortare a destinazione un cubo contenente dei dati, una sfida nel cercare di ricaricare un apposito martello con cui colpire tre bersagli di seguito e una gara a quale dei due team riuscisse ad accumulare prima un tot di celle energetiche reperibili sia esplorando la mappa sia eliminando i giocatori avversari. Da sottolineare come sia possibile modificare la propria exocorazza – e dunque il ruolo sul campo di battaglia – in qualsiasi istante, dando un’ulteriore profondità strategica all’insieme e permettendo così di rovesciare le sorti del conflitto con la giusta capacità di leggere in anticipo certe situazioni.

E qui arriviamo appunto al vero nocciolo della questione. Come se non bastasse un videogame in cui possono innescarsi eventi speciali come un tornado di velociraptor o un aereo di linea costretto a un disperato atterraggio di emergenza dall’assalto di uno stormo di centinaia e centinaia di pteranodon, Exoprimal è semplicemente una goduria da giocare. Così, senza girarci tanto attorno e senza mezzi termini. A funzionare in maniera stupefacente, ben oltre le più rosee previsioni, è di base l’intero insieme: l’inebriante gunplay dall’anima poderosamente arcade alla Lost Planet, il ritmo indiavolato della modalità Sopravvivenza (a cui se ne affiancheranno altre il prossimo luglio), la reattività dei controlli oppure le appaganti dinamiche di squadra. Senza dimenticare l’impagabile approccio alla leggera, che favorisce un’attitudine rilassata e alla portata di chiunque, o ancora il delizioso caos a schermo, o perché no la sincera capacità di creare dipendenza in stile “faccio l’ultima e poi smetto…”.

Il risultato finisce per essere dunque un’esperienza godibilissima, che si distingue ulteriormente in virtù della sua preziosa unicità: Exoprimal recupera, com’è legittimo che sia, spunti già visti e apprezzati qua e là, anche se l’effetto finale è quello di assomigliare, per atmosfera e gameplay, quasi soltanto a se stesso. Evitando così di scimmiottare gli altri, ma soprattutto di porsi ad ogni costo come il forzato paradigma del prossimo presunto fenomeno in ambito di Game as a Service. Controller alla mano, è una mossa che paga eccome: questo frenetico sparatutto entusiasma e diverte in maniera genuina, arrivando dritto a destinazione grazie a un'immediatezza lodevole e al già citato carisma della messa in scena – peraltro sostenuta da una realizzazione tecnica di fine fattura, con un'importante produzione rifinita e ottimizzata in maniera eccezionale che non si concede il benché minimo inciampo neppure di fronte a centinaia di creature in contemporanea a schermo.

Non è però tutto oro quel che luccica: a dispetto di un impatto travolgente e di un valore di fondo molto oltre le più rosee aspettative, risulta in effetti complicato scommettere a priori sul successo del gioco, ed è anzi purtroppo estremamente più probabile ipotizzare difficoltà alquanto concrete per questo rocambolesco safari a base di dinosauri. Il percorso di Exoprimal parte infatti sulla carta già mostruosamente in salita: come se non fossero di per sé sufficienti gli ostacoli nell'affermarsi in un contesto estremamente competitivo come quello dei titoli 100% multiplayer online, un universo appannaggio di pochissimi in cui è quasi impossibile riuscire a lasciare un segno, ecco aggiungersi anche una soglia d'ingresso fissata a 60€ che rischia di rivelarsi un colossale intralcio per il grande pubblico. Certo, l'inclusione al lancio all'interno del servizio Game Pass e un periodo di pubblicazione particolarmente favorevole (a metà luglio non dovrebbero esserci rivali troppo agguerriti...) potrebbero rivelarsi due validi assi nella manica di Capcom, anche se sin da ora sembra difficile scongiurare una tendenza che punta a un'estinzione dolorosamente prematura.

Se siete appassionati di un certo tipo di esperienze arcade e magari volete uscire un po' dalla vostra comfort zone – vale anche e forse soprattutto se non siete malati di hero shooterdatemi retta e non sottovalutate in alcun modo Exoprimal, perché il bottino è davvero da caccia grossa. Anzi forse persino grossissima, visto che io e uno sparuto gruppo di altri exomaniaci siamo ormai rimasti orfani delle nostre incursioni all'ultimo Tirannosauro e nel giro di un indimenticabile weekend siamo passati dall'indifferenza più totale al contare i giorni, le settimane e i mesi sul calendario. Torna Exoprimal, torna: concedimi di indossare di nuovo le mie corazze preferite, e fammi tornare ad essere un evangelista di scaglie, artigli e denti aguzzi.

A cura di
Marco Mottura

Pubblicato il: 28/03/2023

Abbonati al Patreon di FinalRound

Il tuo supporto serve per fare in modo che il sito resti senza pubblicità e garantisca un compenso etico ai collaboratori

8 commenti

Si attende per Sexoprimare <3

Roundtwo sponsor ufficiali di exoprimal, vogliamo le heroskin di Fossa e Marco😂

Io proporrei a Capcom un cambio di titolo per allinearsi a FinalRound

"Madonna che trashata, manco gratis" (cit. di quasi tutti alla presentazione)

"MADONNA CHE TRASHATA FIGHISSIMA, LO VOGLIO ORA" (cit. di quasi tutti quelli che l'hanno provato con l'open Beta).

Sopresa totale, da rifinire in alcuni dettagli, ma …Altro...
"Madonna che trashata, manco gratis" (cit. di quasi tutti alla presentazione)

"MADONNA CHE TRASHATA FIGHISSIMA, LO VOGLIO ORA" (cit. di quasi tutti quelli che l'hanno provato con l'open Beta).

Sopresa totale, da rifinire in alcuni dettagli, ma davvero fighissimo... non so quanto durerà, ma ci darà un fine luglio divertente.

Aggiungo che è anche molto divertente da guardare giocato da altri questo SexoPrimal :D

La beta mi ha divertito tantissimo e il gioco è inaspettatamente più profondo di quello che sembra, davvero una gran bella sorpresa giocato con un gruppo completo su Discord è tanta roba

Miglior titolo per ora

info@finalround.it

Privacy Policy
Cookie Policy

FinalRound.it © 2022
RoundTwo S.r.l. Partita Iva: 03905980128